STORIA OLIVETTI

Il legame particolare conil territorio cremasco

Le industrie Olivetti arrivano e si insediano a Crema negli anni ’60 del 1900, a seguito dell’acquisizione delle locali industrie Serio.

Adriano Olivetti, è da poco scomparso a seguito del malore che lo ha colto sul treno diretto a Losanna, ma vive sono le sue idee di sviluppo comunitario che trovano in Crema terreno fertile e immediata applicazione.

La Olivetti di Crema si fa esempio di quel modo di fare impresa per la comunità, pilastro portante dell’idea “olivettiana”.

La costruzione dello stabilimento di Crema viene avviata nel febbraio del 1969, su progetto realizzato da Marco Zanuso ed Eduardo Vittoria, con un giovanissimo Renzo Piano, e si inserisce all’interno di una più generale riflessione sul tema dell'edificio prefabbricato e sullo sviluppo di una matrice modulare di base per gli stabilimenti produttivi.

L'idea fondamentale consiste nella progettazione di un sistema spaziale di elementi tipo prefabbricati compatibili con le esigenze di ciascuna unità produttiva, in grado di generare stabilimenti ampliabili e riconfigurabili grazie alla ripetibilità e alla duttilità del modulo di base.

La Olivetti segna il salto di qualità dell’impresa locale, ma anche di tutte le organizzazioni sindacali, politiche e amministrative.



Nonostante la parabola discendente che l’azienda vivrà negli anni ’70 e ’80, parabola che condurrà alla chiusura definitiva degli stabilimenti nel 1992, la Olivetti di Crema rimane ancora oggi un punto di riferimento per le iniziative sociali, culturali e imprenditoriali locali: un modello di sviluppo integrato a favore della comunità.
La stessa riconversione d’uso degli stabilimenti ex Olivetti di via Bramante, rispecchia alcune caratteristiche salienti dell’identità olivettiana: quel valore conferito all’innovazione, l’importanza della cultura, del sapere diffuso e dell’educazione delle generazioni.


Fonti:

Architettura in Lombardia dal 1945 ad oggi – Ex - Stabilimento Olivetti Crema (Cr)
Compilatore: Sartori, Alessandro (2017)
Responsabile scientifico testi: Costa, Andrea
http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture900/schede/RL560-00066/

Dall’ Everest alla Olivetti – dalle “machinète” alla prima macchina da scrivere elettronica al mondo- una pagina significativa delle storia di Crema
Di Nino Antonaccio, Piero Carelli, Romano Dasti, Angelo Marazzi, Francesca Marazzi, Aldo Parati.
Edito da Centro Ricerca Alfredo Galmozzi – Anno 2002